Black Bag: quando la verità diventa un’arma – il poligrafo arriva al cinema

“In un mondo di segreti, la verità è solo un’altra bugia.”
Con questa tagline si è aperta l’anteprima esclusiva di Black Bag, il nuovo thriller di spionaggio distribuito da Universal Studios, proiettato in anteprima nazionale alla Multisala Colosseo di Milano.
Un evento fuori dall’ordinario, dove il cinema ha incontrato la psicofisiologia, il racconto si è intrecciato alla realtà, e il pubblico è stato invitato a confrontarsi con una semplice domanda: sei sicuro di sapere di chi fidarti?
Una macchina della verità… reale
Durante la serata, gli spettatori non hanno assistito solo alla proiezione del film, ma hanno avuto la possibilità di provare una vera macchina del poligrafo, utilizzata sul posto per una dimostrazione dal vivo.
Ho avuto il piacere di partecipare personalmente all’evento come esperto esecutore del poligrafo, portando la mia esperienza tecnica in un contesto totalmente immersivo, pensato per replicare le atmosfere da “spy movie”.
Le reazioni dei partecipanti? Curiosità, tensione, stupore. Sottoporsi anche solo a poche domande con il poligrafo collegato ha trasformato una semplice anteprima in un’esperienza cinematografica partecipativa. Un vero laboratorio narrativo, dove i confini tra fiction e realtà si sono fusi.
Black Bag: quando tutti mentono
Il film – diretto da Steven Soderbergh e interpretato da Michael Fassbender e Cate Blanchett – ruota attorno a una caccia alla talpa nei servizi segreti britannici. Ma il vero protagonista è la verità stessa: instabile, sfuggente, pericolosa.
In questa storia, sapere troppo può costare caro. E lo strumento scelto dal protagonista per smascherare l’inganno è proprio il poligrafo.
“Quando tutti mentono, anche la verità diventa un’arma.” – Black Bag
Un linguaggio nuovo per eventi e storytelling
L’utilizzo del poligrafo durante l’anteprima ha aperto una finestra su un nuovo modo di comunicare il cinema: non più solo visione passiva, ma esperienza attiva, che coinvolge il pubblico fisicamente e psicologicamente.
Per registi, produttori, autori e creator, questo tipo di contaminazione è un’opportunità. Lo strumento del poligrafo non è solo “scenografico”: è narrativo. È tensione, introspezione, dubbio. È cinema vivo.
Progetti futuri?
Se sei parte di una produzione cinematografica, una rete televisiva o un team creativo alla ricerca di elementi narrativi forti, autentici e ad alto impatto emotivo, il poligrafo può diventare una chiave.
Un alleato in grado di trasformare uno script, un format o un evento dal vivo in un’esperienza memorabile.